Movimenti genovesi: no a ulteriori privatizzazioni dei servizi pubblici
24 luglio 2013 Lascia un commento
PER UN NUOVO CORSO ECONOMICO E SOCIALE
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Sono giorni di grande apprensione, questi, per chiunque abbia a cuore le sorti del vivere civile in questa città. E per le migliaia di famiglie che vivono del reddito di un lavoratore o lavoratrice di AMT, o AMIU, o ASTER…
E’ in corso una campagna ben orchestrata intesa a preparare la popolazione alla cessione ai privati di quello che è rimasto dei servizi pubblici comunali. Non solo autobus, rifiuti, manutenzioni, ma anche stabilimenti balneari, farmacie e altri servizi.
Il pericolo è imminente e concreto. Con tutte le relative conseguenze, perché il privato interviene per guadagnarci, non per fare beneficenza: peggioramento dei servizi e dei loro costi, quindi condizioni di vita più difficili per la maggioranza della popolazione, riduzione dell’occupazione, aumento del lavoro precario e sottopagato.
Infatti non si vede nessuna volontà di creare condizioni diverse rispetto alle politiche che hanno condotto all’attuale disastrosa situazione. Sia a livello di governo nazionale che a livello di governo locale niente fa pensare a un’inversione di tendenza.
Il Parlamento che approva con voto bipartisan l’acquisto degli F35, una spesa inutile di almeno 10 miliardi di euro, è il simbolo della sciagurata politica che garantisce privilegi e ricchezza a un’esigua minoranza ai danni della grande maggioranza della popolazione.
Le grandi opere nostrane, gronda e terzo valico, sono altri 10-15 miliardi che verranno spesi per saziare gli appetiti di clientele locali e nazionali.
Intanto il trasporto pubblico dell’intera provincia rischia di fallire e portare i libri in tribunale per pochi milioni di euro. Quanto spende una squadra di serie B per comprare un buon giocatore.
Come mai l’anno scorso, 2012, mentre Monti “salvava” l’Italia, e decine di persone si impiccavano o si bruciavano vive per la disperazione, i detentori di almeno un milione di ricchezza finanziaria sono aumentati del 4,5% e della stessa percentuale è cresciuta la loro ricchezza? Perché le banche italiane, che hanno ricevuto centinaia di miliardi quasi gratis dalla Banca Centrale Europea, concedono prestiti personali pretendendo tassi effettivi annui del 9-10%?
I sostenitori della spoliazione del patrimonio pubblico a favore degli amici, e degli amici degli amici, avranno buon gioco, nella discussione sul bilancio, a dimostrare che “non ci sono i soldi”, che perciò bisogna vendere, vendere, vendere.
Chiunque, in questa maggioranza che sostiene il sindaco Doria, la pensi diversamente, cosa potrà opporre dato che niente è stato fatto per creare condizioni diverse?
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La popolazione, i comitati, le associazioni, perfino i sindacati “amici” sono stati tenuti in disparte, gli appelli alla partecipazione sono caduti nel vuoto, le scelte continuano a essere prese da poche persone, nelle segrete stanze, attraverso trattative riservate.
Bisogna quanto meno
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accantonare il patto di stabilità interno
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pretendere che la Cassa Depositi e Prestiti conceda agli Enti Locali crediti, finalizzati al mantenimento dei servizi pubblici, a tassi inferiori a quelli di mercato.
Per ottenere queste misure, e altre ancora che vadano a invertire le politiche fatte finora, è necessaria una mobilitazione di popolo, a partire da un vero BILANCIO PARTECIPATIVO.
Tutto il contrario della politica condotta finora da questa amministrazione.
I movimenti genovesi che hanno promosso la petizione “No a privatizzazione dei servizi pubblici, sì a trasparenza e partecipazione”, a cui nel frattempo si sono aggiunti altri, rinnovano la richiesta di evitare ogni ulteriore privatizzazione e invece di aprire percorsi di coinvolgimento della popolazione e delle sue espressioni organizzate, cominciando a usare almeno gli strumenti già esistenti.
Questa Giunta sarà capace di dare un segno di vita?
Genova, 23/07/2013
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Comitato genovese acqua bene comune
Comitato genovese gestione corretta rifiuti
Comitato genovese No debito
Attac Genova
Comitato genovese per una nuova finanza pubblica e sociale
Movimento No Tav Terzo Valico Valpolcevera e Valverde
Amici del Parco di Villa Rosazza e Voce di S. Teodoro
Medici per l’Ambiente
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Coordinamento Comitati no gronda
Comitato per la pace “Rachel Corrie”
Unione sindacale di Base
Confederazione Unitaria di Base
Confederazione Cobas
Rete Radié Resch Genova
Medicina Democratica
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